PROVE DI CONDUCIBILITA'

 

OBIETTIVI: verificare quali delle soluzioni, in precedenza fatte (nelle prove di solubilità), conducono elettricità, e quali no.

MATERIALI: le dodici soluzioni dell’esperimento precedente (prove di miscibilità), i quattro solventi puri (acqua distillata, alcool etilico, acido acetico e ciclo esano) e un circuito fornito di lampadina e di due elettrodi.

Soluzione di cloruro di sodio in acqua distillata: conduce

PROCEDIMENTO: abbiamo messo a contatto una alla volta le soluzioni in precedenza fatte con gli elettrodi del circuito, ponendo molta attenzione a non prendere la scossa. Abbiamo poi osservato ciò che accadeva alla lampadina, se si accendeva o no, e nel primo caso, quanta luce emanava. Successivamente abbiamo riassunto i risultati nella tabella di seguito riportata.

Soluzione di alcool etilico e cloruro di sodio: conduce un po'

CONCLUSIONI: osservando i risultati abbiamo notato come le soluzioni in cui il soluto è ben sciolto, trasmettano meglio l’elettricità, rispetto a quelle in cui la sostanza non era ben, o per niente sciolta. Con esse infatti la lampadina non si accendeva.

La sostanza più polare è quindi l’acqua, perché scioglie la maggior parte dei materiali e quindi trasmette più corrente. In essa infatti le sostanze sono presenti sotto forma di ioni, possono quindi muoversi nella soluzione permettendo così il passaggio della corrente elettrica nel circuito. Le soluzioni che permettono il passaggio della corrente elettrica si dicono soluzioni elettrolitiche.